L’installazione sonora di Zafos Xagoraris in Piazza Garibaldi a Sassuolo segna l’evento conclusivo dell’esperienza di Going Public 2008, Port City Safari. Il progetto si è prefisso di creare una rete connettiva fra i porti più importanti dell’Europa e del Mediterraneo, dal Pireo, a Bristol, a Rotterdam, fino a Tangeri, Palermo e Marsiglia. A ogni tappa sono stati coinvolti artisti, intellettuali ed eminenti istituzioni culturali. L’eccellenza e la dimensione pionieristica di Port City Safari, la sua volontà di interfacciare le sfere alte dell’elaborazione culturale e la realtà quotidiana ha valso al progetto il riconoscimento del prestigioso Premio Europeo per la Cultura 2007. La città di Sassuolo si sposa col progetto concettualmente, perché pur non essendo sul mare è caratterizzata da una mobilità di capitali e persone e dal melting-pot culturale tipici delle città portuali. La mobilità è il tema della scultura sonora di Zafos Xagoraris. L’opera, composta da una serie di altoparlanti amplifon, si mimetizza fra le arcate dei portici, passa volutamente inosservata. Nei primi dieci giorni gli amplifon hanno difffuso suoni registrati nei porti della Terra del Fuoco, dell’Amazzonia, della Cina, del Mar Baltico, creando dei ponti sonori fra queste regioni remote e la città di Sassuolo. Le onde sonore vengono scelte come emblema dell’interconnessione, come metafora del villaggio globale. Il senso di appartenenza a una comunità, a qualcosa che è di tutti, nasce dal denominatore comune delle registrazioni, il mare. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti ad Atene hanno fatto lo stesso lavoro usando la città di Sassuolo come supporto, campionando però, accanto a suoni e silenzi, anche delle immagini. Il ritratto della città che ne emerge è molto acuto, perché all’occhio dell’artista si aggiunge la visione straniante di chi non è autoctono, e si articola in un gioco di contrasti, apponendo i rulli dei forni ceramici con i fregi barocchi del Palazzo Ducale, le tombe a cassettoni del cimitero con file di scarpe made in Italy al mercato, il “Fontanazzo” con una canzone pop araba. I risultati sono visibili alla Casa nel Parco. Da sabato scorso la scultura sonora di Xagoraris è entrata nella sua seconda fase, e trasmette suoni della giungla amazzonica, collegando la piazza della città con un luogo completamente agli antipodi.
Articolo pubblicato il 3 dicembre 2008 su L’Informazione Download pdf