QUELLO CHE VUOI GUARDARE _ La mostra “Lebensraum” di Underdog Studio


La boa dei trent’anni. Ci si ferma, per guardarsi intorno. Oppure indietro, se intorno è troppo brutto. Con un surplus di consapevolezza. Con nostalgia, oppure ironia e rabbia. A seconda della focale dello sguardo.

Emanuele Puzziello rappresenta un bobby inglese che illustra il concetto di Disciplina: in una mano un paio di manette, nell’altra, invece del manganello, un vibratore da peso massimo. puzziello -DISCIPLINA,L’altro risvolto della Protezione è mostrato da una vergine di Norimberga, che invita ad entrare dentro di lei. puzziello -PROTEZIONE,La serie dei senza titolo gioca con i nonsense della pubblicità e delle icone contemporanee:un enorme cono gelato sorretto da una mano livida, una scimmia con giacca a pois,  nell’attimo prima di venir giustiziata tramite impiccagione (delle tre, era la scimmia che non parlava).Puzziello, ScimmiaGli Stati di Alterazione hanno a che fare con la religione: teste chine in preghiera, prive di lineamenti, una suora che batte le mani estatica, a qualche ritrovo di chitarristi di CL, o davanti all’apparizione numinosa del papa. Anche Nutrimento riguarda tematiche analoghe: un Buddha con un piatto di spaghetti come offerta votiva. puzziello - NUTRIMENTO,Al posto degli incensi e dei petali di rosa. La serie sugli animali mostra gli spettri della macellazione e della sovralimentazione umana, e trova il suo corollario nell’opera che proclama “Purity is a matter of suffering and pain”.

Andrea Palamà produce immagini colorate e veloci, iconiche e piatte, che mette in cortocircuito con titoli evocativi. Idromanzia, il metodo di divinazione che studia i cerchi nell’acqua, è un gesto di gioia in un paradiso di laghi e case sull’albero. palamà _ IDROMANZIALo Spleen è una forma fetale su un prato di piccoli fiori.

“Don’t cry, don’t raise your eye, it’s only teenage wasteland”, ovvero il ricordo di tre ragazzini sul fiume, con forme goffe e occhi svuotati dal tempo. palamà TEENAGE_WASTELAND,Il Rito del Passaggio necessita di una maschera animale, per introiettare le caratteristiche che mancano all’umano. Overlook Hotel rappresenta un bambino dentro ad una cornice sospesa nel bosco, e si riferisce all’ambientazione di Shining, in cui un padre impazzito cerca di uccidere il figlio.palamà OVERLOOK HOTELLa Germinazione invece è una pratica adulta, di chi porta giacca e cravatta e mischia in maniera disarmonica le braccia incrociate del rifiuto e la posizione yogica del loto.palamà_ GERMINAZIONE, Trasmigrazione raffigura un’esplosione magica, uccelli dalle ali screziate di azzurro e rosa che volano fuori da una giara tonda, coprendo tre prezzolati personaggi dall’aria molto politichese. Le opere di Andrea Palamà sembrano quasi configurare un ciclo che dai ricordi d’infanzia, belli o traumatici,  arriva per tappe rituali all’età adulta.

 massari 9.I_NEVER_BEEN_SO_PURE,_2011

Luigi Massari lavora sulle tematiche del controllo, del consenso, della dominanza e della sottomissione. Never Been So Pure, l’estrema purezza viene indicata in una testa dai forti connotati sessuali, fasciata in un materiale che ricorda il latex, con gli occhi bendati e la bocca come quella delle bambole di gomma. Oppure con la bocca occlusa e gli occhi ben spalancati. L’ultima versione di Never Been So Pure è un volto allucinato e scarabocchiato di segni che sembrano tatuaggi, con una svastica in stile Charles Manson in mezzo agli occhi.

La  serie Con Fez sembra suggerire un gioco linguistico fra l’accessorio esibito e il desiderio di confessare qualcosa. Il fez è un copricapo di lana rossa tipico del Marocco, ma anche un accessorio d’ordinanza dei balilla, i corpi parascolastici e paramilitari del Fascio. massari 5.CON_FEZ,Bambini con orecchie da Gollum, un ghigno da zucca di Halloween o da politico-soubrette, privi di sopracciglia: la nuova stirpe con il fascismo in metastasi. Luigi MAssari, con fezDa una parte la retroguardia, e dall’altra l’avanguardia dei forzisti, i supereroi con calzamaglia diabolica e l’identico sorriso dei figli della lupa. Per l’ultima repubblica della nostra storia.

Secondo il criterio generazionale, i nati intorno all’80 hanno uno sguardo sull’esistente caustico, chirurgico, tagliente, oppure sognante e retroattivo. A seconda di quello che riescono a guardare.


Testo critico scritto per la mostra Lebensraum, inaugurazione 7 maggio 2011 presso Magazzini Criminali.


 

 

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