[Se vi siete persi la prima parte dell’articolo e pensate che possa aver senso leggerla prima di proseguire andate qui]
TOUCH-A TOUCH-A TOUCH-A TOUCH ME
[Strane fantasie, bordelli con pareti di vetro e creature della notte]
Brad e Janet vengono messi in camere separate, e si sentono “ansiosi e a disagio”. Frank “hell of a lover”, dopo aver consumato il suo matrimonio con Rocky, seduce prima Janet, e poi Brad. Tutto nella stessa notte. Con Janet si finge inizialmente Brad, poi fa la stessa cosa con Brad, fingendosi Janet. “Non è un peccato darsi al piacere.”, gli dice. Brad si giustifica dicendo “I though it was a real thing!” cioè “Pensavo che fosse il vero amore!”. A parte i capezzoli criminali di Little Nell, di cui parleremo in seguito, nel Rocky Horror Picture Show non c’è nudità, e le scene di sesso tra Frank e i due fidanzatini vengono risolte con un espediente teatrale, in cui compaiono come ombre cinesi dietro ad una tenda. Janet si dibatte, dice a Frank che è un mostro, ma alla fine le basta avere la sua parola che non dirà nulla al suo fidanzato. Dopodiché è ben felice di arrendersi, di far ispezionare al meccanico satanico la sua morbida macchina. Come del resto avviene anche con Brad. Tutta la morale borghese sta qui, nel fatto che non si venga a sapere.
Prima che abbia luogo il traviamento dei due giovani terrestri, il criminologo proclama “Certa gente è convinta che la vita sia illusione, che la realtà sia prodotto dell’immaginazione.” Lo dice con scetticismo, ma è un’affermazione su cui riflettere, anche perché dietro di lui c’è un libro aperto sul leggio con la scritta “weird fantasy”. Sia Brad che Janet, nel profondo, sono terribilmente attratti da Frank, perché Frank li confonde, e si sentono “ansiosi e a disagio” proprio a causa delle strane fantasie di cui sono preda. È come se la loro seduzione da parte di Frank venga causata in primis dalla loro stessa immaginazione. Poi, almeno per Janet, subentra la fase del pentimento rituale. Janet erra per il castello, piange e si dispera per aver tradito Brad, ripetendo la litania: “Oh, se solo fosse successo questo! Oh, se solo non fosse successo quello! Se solo fossimo in mezzo a degli amici o a delle persone sane di mente!” Al culmine del suo inutile pentimento, Janet vede tramite uno dei tanti monitor del castello Brad mentre fuma la sigaretta post coitum nel letto assieme a Frank, e non fa in tempo a disperarsi ulteriormente che incappa nel bel Rocky. Rocky, ferito e scarmigliato, dopo essere fuggito sotto la pioggia inseguito dai cani di Magenta, è andato a nascondersi e a piagnucolare nella sua incubatrice. Janet si strappa un pezzo di sottoveste per medicarlo e lui, riconoscente, le prende la mano e le sorride. Questo gesto la turba profondamente.“Emozione: agitazione o confusione della mente, stato mentale violento o eccitato. Ed è anche un potente ed irrazionale padrone.” commenta a questo punto il criminologo. Nel frattempo Magenta e Columbia spiano Janet e Rocky tramite un monitor, esattamente come Riff Raff e Magenta avevano spiato in diretta la seduzione di Brad e Janet da parte di Frank. Nel castello di Frank -N- Furter tutti guardano tutti, e questo avviene trent’anni prima del web 2.0.
“Tell us about it, Janet!”, la incitano in differita le due ragazzacce.
Janet rivela di essere sempre stata contraria al sesso, perché porta solo complicazioni e “umidità”. Ha passato una fase in cui si è sentita “sopraffatta”, a causa della sua inesperienza, e ora, dopo essere passata fra le mani esperte di Frank -N- Furter, ha capito che ne vuole ancora (“More, more, more!”). Intima a Rocky, che inizialmente cerca di scappare, di toccarla, perché vuole fare cose sporche. “E poi se qualcosa aumenta di volume mentre tu stai in posa, metterò fine alle tue difficoltà strofinando. Ma questa è solo una piccola parte dell’attrazione principale. Tu hai bisogno di una mano amica, io ho bisogno di azione.” Mentre consumano il loro amplesso, Janet sente ripetere l’appellativo “creature of the night”, vedendo sfilare sopra di sé tutti i personaggi del castello, il fidanzato, gli amanti, il servo e le ragazze. Tutti le ripetono che ora appartiene all’oscurità. È come se, nel momento in cui va con Rocky, le si aprisse la mente, facendole vivere la fantasia di andare con tutti. Dopo aver “assaggiato il sangue”, Janet inizia la sua trasformazione in una perversa e polimorfa creatura notturna.Nel frattempo Magenta e Columbia stanno insieme nella stanza da ragazzina della groupie, intente alla toeletta. Nella stanza ci sono collant appesi ad asciugare, un lettino di ferro battuto, una casa di bambole e un enorme poster con Eddie in versione The Wild One. Il piccolo letto di Columbia viene dal set di Baby Doll, il film del ’56 di Elia Kazan, che scatenò un putiferio per le sue implicazioni lolitiche. Magenta si asciuga i ricci col phon, mentre Columbia, con addosso un pigiamino sdrucito e delle orecchie da Mickey Mouse, le mette lo smalto sulle dita dei piedi. Columbia è completamente stravolta dalla verginità di Janet (Janet: “I’d only ever kissed before.” Columbia: “You mean …?!” Magenta: “Huh huh.”). Richard O’ Brien racconta che nella fase di scrittura del Rocky Horror, prima che intervenisse il regista Jim Sharman, Magenta e Columbia erano un unico personaggio. Poi Sharman gli fece sapere che Marianne Faithfull era interessata a partecipare al progetto, e che quindi doveva aggiungere un personaggio per lei. Richard decise che l’unica cosa che poteva fare era “dividere in due la parte della ragazza”. Così Magenta e Columbia diventarono due persone diverse, ma Richard O’ Brien continua tuttora a vederle come due creature simbiotiche. Per quello che riguarda invece Marianne Faithfull, fece un grande errore, seguì la sua scimmia fricchettona che le diceva di partire per l’India, e non partecipò più al Rocky Horror.
EDDIE’S TEDDY
[L’orsetto maledetto di Eddie e l’ultima cena di molti]
Mentre Frank -N- Furter sta frustando Riff Raff per essersi fatto scappare Rocky, fa il suo ingresso in scena il dottor Scott, segnalato nei titoli di testa come lo scienziato rivale di Frank. Il dottor Scott lavora per il governo e, dopo il suo improvviso arrivo nel cuore della notte, Frank maltratta anche Brad, perché pensa che facciano tutti parte di una cospirazione. Frank e i suoi servi sono alieni e il governo indaga su di loro. In verità, nell’America degli anni Sessanta, era molto facile finire nell’occhio dei servizi segreti. Bastava occuparsi di controcultura. Uno dei capiscuola dell’arte Lowbrow, Robert Williams, racconta che parecchie persone coinvolte nella realizzazione della rivista di fumetti underground Zap Comix finirono nella lista nera dell’FBI, solo perché erano di sinistra e pubblicavano fumetti dai contenuti espliciti, contro la guerra e a favore del combo sesso, droga e rock ‘n’ roll. In effetti il dottor Scott, dopo essersi introdotto nel castello, va nella Zen Room, un ambiente tipicamente hippy anni Sessanta, con la statua di Kalì, il sitar che suona, i narghilè, dove tutto è connesso con il mito dell’India e con la cultura del THC. Nella Zen Room vediamo il dottor Scott mentre analizza con la lente d’ingrandimento il mozzicone di uno spino trovato nel portacenere. Tramite il congegno Triple Contact Electro Magnet, Frank fa viaggiare la sedia a rotelle del dottore per tutta la casa, fino al laboratorio, in cui entra sfondando il muro di piastrelle rosa. Quest’entrata così comica è stata resa necessaria da un problema logistico. Il set del laboratorio non aveva una porta, l’unico accesso era l’ascensore. Quindi si decise che il dottor Scott vi sarebbe entrato fracassando il muro.In questo modo Janet e Rocky vengono beccati con le mani dentro al barattolo della marmellata.
Il momento viene desublimato da Magenta che, con il suo gong, chiama tutti a cena e salva la situazione. Durante questa ultima cena, il servizio è pessimo, il cibo viene lanciato nei piatti, i bicchieri sono tutti spaiati. Ci sono troppe posate, bottiglie per la pipì dell’ospedale, barattoli e boccali bavaresi. Patricia Quinn spiega che il tavolo è apparecchiato in questo modo perché Magenta e Riff Raff sono transylvani e pertanto non sono capaci di apparecchiare decentemente un tavolo terrestre. Più passa il tempo, più tutti i personaggi appaiono scollacciati, soprattutto Magenta, che durante la cena indossa un vestito completamente trasparente. Frank, furibondo per il tradimento di Rocky, si è messo in ghingheri, con la sua personale versione dell’abito da sera, una maglia di tulle tempestata di Swarowski e buchi da regina punk che casca per terra. L’atmosfera è molto tesa. Il dottor Scott chiede di discutere della sorte di Eddie, che si rivela essere suo nipote. Masticando la sua fetta di arrosto, Frank allude al fatto che Eddie è un argomento “tenero”, causando la fuga e le lacrime di Columbia. In questo modo anche il cannibalismo si va ad aggiungere alle parafilie praticate nel castello. Durante la cena, l’attenzione si concentra sul dottor Scott: l’enfasi con cui viene rivelato il prefisso Von nel suo cognome, il suo accento tedesco, la sua ideologia per cui la società va preservata dai devianti, fossero anche suoi parenti come Eddie, la sua parentela iconica con il dottor Stranamore di Kubrick, paraplegico e amante dei massacri di proporzioni bibliche, tutti questi elementi indicano il dottor Scott come un probabile ex scienziato nazista.
La canzone Eddie’s Teddy è una novità della versione cinematografica e risulta molto utile per approfondire il lato nascosto del personaggio Eddie. Il dottor Scott racconta che Eddie è sempre stato un “problema, la spina nel cuore di sua madre”. Nel frattempo il criminologo sfoglia il suo dossier poliziesco, e vediamo la povera madre di Eddie, una versione fotografica dell’opera The Mother di James Abbott McNeill Whistler, con Meatloaf vestito in stile vecchia dell’Ottocento al posto della signora. Gli unici interessi di Eddie sono sempre stati “Rock ‘n’ roll porn und the motorbike”, senza dimenticare “shooting up junk”, la passione della droga per via endovenosa, documentata da un’altra fotografia hard-core. Il criminologo commenta disgustato: “He was a low down cheap little punk.” (Era proprio una schifosa teppa da quattro soldi). Il dossier su Eddie continua con le sue impronte digitali e le foto segnaletiche, con occhio nero da rissa e banana scomposta. Eddie aveva la minaccia facile, non ci pensava due volte a tirare fuori il coltellino a serramanico, e “fu chiaro che era un cattivo ragazzo quando da bambino disse che non voleva bene al suo orsetto di pezza”. Come centrotavola di questa ultima cena c’è proprio un orsacchiotto di pezza con un coltello a serramanico piantato nel cuore. Nonostante le tendenze antisociali e l’odio feroce (e un po’ autolesionista) per gli orsetti, Columbia amava Eddie, gli diceva sempre di cercare di “rimanere lucido nella sua follia”. Columbia ama profondamente entrambi i suoi uomini, sia Eddie che Frank, e vuole bene anche a Magenta. Sotto sotto, come tradisce la sua camera infantile, Columbia è una ragazza romantica.Vediamo come tutti gli ambienti del Rocky Horror siano luoghi mentali, che vanno a rappresentare le varie fasi dell’esistenza (di Richard O’Brien?). La stanza di Columbia rappresenta l’adolescenza post-puberale, con il mito ribelle degli anni Cinquanta, poi c’è la Zen Room, residuato della controcultura hippy dei Sixties, la stanza dell’oscurità decadente in cui fa la sua comparsa Riff Raff, il terrificante mondo esterno dei terrestri American Gothic, la sala del Time Warp del convegno dei transylvani, con la socialità godereccia delle feste radical chic dei fruitori dell’arte, il laboratorio rosa camp con le stelle in alto, in cui far venire al mondo la propria creatura, il più sobrio studio del criminologo dove concepirla, studiarla e progettarla, il teatro del floor-show in cui prendere gli applausi, la piscina della creazione dell’uomo, in cui godere selvaggiamente ed infine naufragare assieme alla propria opera. Anche la sala della cena è importante. Rappresenta un posto teso e pieno di conflitti, in cui il bel mondo sognato, il paese delle meraviglie, rivela infine il lato sanguinario della regina.
PLANET, SCHMANET, JANET
[Parliamo della tua torta di mele, scema di guerra]
Frankie strappa via la tovaglia, mostrando che il tavolo in realtà è una bara che contiene i resti macellati di Eddie. Janet approfitta del terrore generale per lanciarsi fra le braccia di Rocky. Frank allora si dimentica di essere una signora, le dà un gran manrovescio in faccia e si mette ad inseguirla minacciosissimo sui suoi tacchi, come un travesta brasileira a cui sia stato usurpato il territorio di lavoro. Magenta e Riff Raff ridono a crepapelle. Frank branca Janet, la stoccazza e le dice “Te lo dico una volta sola, non te lo ripeterò più. E’ meglio se ti fai furba, Janet Weiss. La tua torta di mele non ha un gran bel sapore. (…) Fai sesso come un manico di scopa. Hai un blocco.” Frank la umilia sessualmente, la demolisce a parole, non ha bisogno di usare le mani. Lei gli risponde con un calcio nei gioielli. Janet Weiss, la gatta morta che vien dalla campagna, fra tutti i personaggi è l’unica ad avere i numeri per tenere testa a Frank -N- Furter, tanto da averlo già ricambiato per aver sedotto lei e il suo fidanzato, portandosi a letto il suo favorito del momento. Fra inseguita, inseguitore e séguito, ritornano tutti nel Lab, dove Frank imprigiona Brad, Janet e il dottor Scott tramite uno dei suoi marchingegni alieni, il Sonic Transducer, che incolla i loro piedi al suolo. Con il Medusa poi li trasforma in statue.Columbia ha deciso che ne ha abbastanza ed affronta Frank, accusandolo di averla messa da parte, prima per Eddie, e poi per Rocky, escludendola definitivamente dalla sua vita. Quindi, alla luce di ciò, risulta probabile che anche bad-teddy-Eddie fosse finito nelle irresistibili grinfie sessuali del dottor Frankie. “Mastichi le persone e poi le sputi. Sei come una spugna, assorbi e rubi alla gente il loro amore e i loro sentimenti. Io ti amavo, hai sentito?” Mentre gesticola, per un momento le si vedono i capezzoli attraverso il pigiama a righe sdrucito. Patricia Quinn racconta che questo piccolo incidente è stato assolutamente voluto e studiato, perché Little Nell era una meravigliosa esibizionista. Frank -N- Furter non fa una piega, e trasforma anche la sua groupie in una statua, per preparare il suo show. Frank manipola le persone come se fossero degli oggetti di scena, materiale poetico per la performance della sua vita. “Non è facile divertirsi, persino ridere mi fa male alla faccia.”, dice coi lucciconi negli occhi, mordendosi un dito da brava drama queen. È il male delle persone molto affascinanti, quello di essere dei grandi manipolatori. “I miei bambini mi si rivoltano contro. Rocky si sta comportando proprio come ha fatto Eddie.” Quindi, anche i sommi maestri della manipolazione, gli uomini “di scarsa moralità e grande forza persuasiva” vanno incontro a tradimenti reali e a delusioni emotive. I suoi servi sono felici quando Frank soffre, e Magenta approfitta di questo suo momento di debolezza per attaccarlo come una furia, reclamando a gran voce di tornare in Transylvania. Lui all’aggressività reagisce in maniera diplomatica, adulando: “Mi avete servito bene, vi ricompenserò. Posso essere molto generoso, quando sono di buon umore.” Ma Magenta non si lascia incantare. “Io non ti chiedo niente, padrone.” E Frank risponde: “Allora sarà proprio quello che avrai, e in abbondanza.”Con il suo lato da checca isterica alle stelle, Frankie va ad allestire il suo floor show, letteralmente spettacolo di varietà. Che cosa sia veramente questo floor show è cosa difficile a dirsi, il criminologo sostiene che di sicuro non è “un picnic”, ma piuttosto un’arena di “indegnità” ulteriori per Brad e Janet. Una sorta di baccanale orgiastico, quindi, allestito da Frank, in cui ognuno dei personaggi tira fuori la cosa che tinge di rosa il suo mondo, ciò che lo eccita e gli procura piacere.
ROSE TINT MY WOLRD
[Anche se nulla ha senso, non sognatelo, siatelo]
Il “rosa che colora il mondo” è un colorante artificiale, un palliativo per coprire il nero. Può essere la droga, ma soprattutto il sesso. In questa canzone vengono passate in rassegna svariate tipologie di sesso, quello compulsivo, lussurioso, che crea una sorta di dipendenza, il sesso contrario alla propria morale e quindi perverso, a cui non si riesce a resistere per il modo in cui cambia in meglio l’immagine che si ha di sé, il sesso liberatorio che espande la mente, il sesso distruttivo e manipolatorio con cui si afferma la propria supremazia nei confronti dei propri amanti.
La prima che si confessa è Columbia: racconta di quanto fosse meravigliosa all’inizio la sua vita da groupie al seguito della rockstar Frank -N- Furter, e di come poi tutto sia andato in pezzi con l’arrivo della nuova playmate Rocky. L’unica nota di rosa che le rimane è l’amore per “una certa droga”, che la tiene “al sicuro dalla sofferenza e dal dolore”. Columbia è sulla buona strada per trasformarsi in un clone di Riff Raff, il quale forse, prima di diventare il maggiordomo tossicodipendente e maltrattato, potrebbe essere stato il primo amante di Frank. Un po’ come Erich Von Stroheim in Viale del tramonto, in cui fa il maggiordomo di Norma Desmond, dopo essere stato il suo mentore, regista e primo marito.
Rocky racconta di essere bellissimo e giovanissimo, cioè nuovo nel giro ed appetibile. La sua libidine è completamente fuori controllo e l’idea del sesso è l’unica cosa che gli dà speranza, ciò che lo salva dal suo dolore.Brad si dibatte: “Aiutami mammina, sarò buono, vedrai, allontana da me questo sogno.” Ma il sogno in questione è più forte di lui e della sua morale, dopo aver assaggiato il “frutto proibito” non c’è più nulla da fare. “Cosa sta succedendo?! Mi sento sexy…”, dice alzando una chilometrica gamba fasciata con le calze a rete e calzata di tacchi a spillo. A distanza di decenni, Patricia Quinn ricorda ancora quanto fossero belle le gambe di Barry Bostwick che, prima di recitare nel Rocky Horror Picture Show, faceva il ballerino a Broadway.
Janet invece si sente meglio, “Mi sento liberata. I brutti tempi sono finiti. (…) La mia autostima è salita. Questa è la realtà, la vita vera.” Per Janet la collisione con Frank -N- Furter ha portato un risveglio come quello delle principesse dormienti delle fiabe, è stata un’iniziazione riuscita e necessaria, qualcosa che Janet in fondo aveva sempre voluto ed aspettato. “E’ una figata aver incontrato Frankie!” Richard O’Brien dice che Rose Tint My World rappresenta il momento della trasformazione, in cui i forti si rivelano deboli, e i deboli forti.Annunciato da una fanfara di trombe, Frank appare davanti alla torre elettrica delle onde della RKO. Inizialmente il logo che doveva fargli da sfondo era quello della Twentieth Century Fox, la casa produttrice del film, ma la dirigenza subentrata durante la lavorazione del Rocky Horror Picture Show non approvava il film, soprattutto dopo aver fatto un sopralluogo durante le riprese, e non fece passare questa scelta. Quindi si optò per la torre dell’RKO, la casa di produzione di King Kong, Quarto Potere e dei film horror di Val Lewton, che gettarono le basi del genere assieme a quelli della Universal. Frank compare con corpetto rosso, coda di volpe e guanti di paillettes dorate. Ci racconta di Fay Wray, l’attrice protagonista di King Kong, e ricorda il suo “corpo delicato vestito di satin, col tessuto che le rimaneva aderente sulle cosce”. Il suo amore per le dive lo faceva piangere, perché voleva vestirsi ed essere come loro, ed è stato così che ha deciso di dedicarsi completamente alla ricerca del piacere assoluto, vivendo “incubi erotici al di là di ogni immaginazione – e sensuali sogni ad occhi aperti da mettere via come un tesoro.” Frank ama così tanto fare sesso con i terrestri che ha trascurato e compromesso la sua misteriosa missione, su cui tuttora dibattono miriadi di appassionati sui siti dedicati alla fantascienza e al Rocky Horror Picture Show.
Poi, in quella che Richard O’ Brien definisce “l’inquadratura da un milione di dollari”, Frank, ripreso dall’alto, si butta giù in un mare di nebbia. La nebbia, diradandosi, rivela una piscina, sul cui fondo è riprodotta la creazione dell’uomo di Michelangelo, metafora grandiosa e kitsch di tutte le creazioni e di tutti gli artisti. Frank sguazza nell’acqua celeste infilato in un salvagente del Titanic, perché il suo destino è il naufragio. Tutti i personaggi con un’estetica troppo estrema, come Marilyn Manson o Lady Gaga, sono destinati a diventare una caricatura di se stessi, oppure a scomparire. “Don’t dream it, be it.”, dice Frank, pronunciando una delle frasi più celebri dell’intera opera, nonché una parte della sua morale. Richiamati da questo canto di sirena, Brad, Janet, Rocky e Columbia si tuffano nelle “calde acque dei piaceri della carne”, e nuotano intrecciando i loro corpi. “Dio benedica Lili St. Cyr!”, esclama Janet, riferendosi a una delle prime spogliarelliste e ballerine di burlesque della contemporaneità. Lili St. Cyr si faceva chiamare Anatomic Bomb, ha ispirato Marilyn Monroe ed è stata arrestata per oscenità ed indecenza a Montreal. Lili è stata una delle prime performer erotiche che, sfidando la morale corrente nonostante le repressioni ad personam, ha spettacolarizzato il sesso, rivelandolo essere non (solo) una cosa oscena e sporca, ma (anche) un’arte. A questo punto assistiamo allo sconfitta morale del Dottor Scott. “Dobbiamo scappare fuori da questa trappola prima che tutta questa decadenza fiacchi la nostra volontà. Devo cercare di essere forte e di resistere, altrimenti la mia mente potrebbe spezzarsi, e allora vivrò la mia vita solo per il fremito dell’eccitazione.”Ma ormai è andata e il dottor Scott, per miracolo divino, riacquista momentaneamente l’uso di una gamba, per ergerla fuori dalla sua copertina da invalido, con addosso calze di seta e tacchi a spillo. Il dottor Scott si lancia piroettando con la sua sedia a rotelle in mezzo ai ballerini. Questa scena fu una delle più difficili da realizzare. Gli attori uscirono dalla piscina ed iniziarono subito a cantare e ballare, senza tagli, in uno studio di posa freddo, su un pavimento umido e scivoloso. Questo risulta chiaro guardando il culturista Peter Hinwood che, evidentemente, con quei tacchi, in quella situazione difficile, non ce la può proprio fare.
“Sono una creatura selvaggia ed elettrica. – Sono un’ape col pungiglione mortale. – Devi colpire e la mente parte, – il tuo cuore avrà un tonfo e il tuo sangue canterà. – Quindi lascia che la festa e la musica vadano avanti. – Ci scuoteremo finchè avremo vita.” Questo è ciò che tinge di rosa il mondo di Frank e lo tiene al sicuro dai suoi guai e dal dolore, una frenetica, ossessiva ricerca del piacere, la faticosa creazione di una festa perpetua, che duri fino alla morte.
I’M GOING HOME
[A guardare per sempre la Creazione dell’Uomo]
Ma proprio mentre il baccanale è alle stelle, arrivano Riff Raff e Magenta. Indossano delle tute spaziali dorate, molto corte, con spalline enormi e degli stivaletti sfrangiati identici a quelli che metterà Donatella Rettore nel videoclip del Kobra, e che compaiono nella fotografia di un negozio di Vivienne Westwood pubblicata nella prima parte di quest’articolo. Entrambi sfoggiano l’elemento immancabile dell’eleganza formale da upper class transylvana, ovvero le calze velate con il reggicalze in vista. Magenta ha una maestosa cotonata da Elsa Lanchester sposa di Frankenstein, Riff Raff ha i capelli acconciati come a formare una virgola o un punto interrogativo sulla sommità della testa, che ricorda in qualche modo il chonmage dei samurai di periodo Edo. Ostentando questa inedita regalità e brandendo il tridente, Riff Raff dice: “Frank -N- Furter, è tutto finito! – La tua missione è un fallimento, – il tuo stile di vita è troppo estremo. – Io sono il tuo nuovo comandante e tu sei ora mio prigioniero. – Torniamo in Transylvania, prepara il raggio trasmettitore.” Oltre a richiamare il simbolo del lavoro e della tradizione soffocante di American Gothic, il tridente è anche l’emblema di Nettuno, dio dell’abisso, della creatività e della fuga su altri piani di realtà. Il pianeta Nettuno è stato scoperto nel 1946, quattro anni dopo la nascita di Richard O’Brien. Nettuno è il re delle maree, dei flussi, dei nocchieri, ovvero dei kubernetès, da cui la parola “cibernetica”, ultimo approdo dell’era dell’elettricità, di cui i trasylvani sono signori. Sia Magenta che Riff Raff sfoggiano l’emblema dell’elettricità, il fulmine, che sventola anche sulla sommità del castello. “Poseidone è il pericolo che si scatena quando erompono le forze che dormono sotto la superficie della coscienza.”, scrive Arianna Stassinopoulos in The Gods of Greece. Questo dio è preposto all’emotività e alle sue esplosioni, e Riff Raff è una bomba emotiva che esplode proprio a questo punto, facendo, letteralmente, un macello.Nel saggio di Belluso e Merkel c’è una meravigliosa analisi degli elementi camp di Frank -N- Furter, con un occhio di riguardo alle citazioni in riferimento a varie dive. Se la camminata con calcio e colpo di frusta all’indietro di Charles Atlas Song è ripresa da Liza Minelli, il gesto di accendere le luci del palco colpendole con un piede cita Marilyn Monroe di Fermata d’Autobus. La posa rannicchiata sui gradini del palco quando canta “Everywhere has been the same feeling”, è un omaggio a Judy Garland. Judy è un idolo assoluto degli omosessuali, tanto che in America negli anni passati i gay spesso venivano chiamati “amici di Dorothy”, in riferimento al Mago di Oz.I’m Going Home ha un grande gusto del melodramma. “E’ sempre stata la stessa sensazione, dappertutto. – Come se fossi fuori sotto la pioggia, annaspando.” Frank racconta dei cieli azzurri che ha visto attraverso le lacrime, e nel frattempo il suo trucco si scioglie. Gli sembra di vedere la platea piena, ma in realtà non c’è nessuno. Richard O’Brien dice che gli spettatori sono una fantasia di Frank. Lui desidera avere il plauso di tutti, ma questo plauso è solo dentro la sua testa. Anche le persone più carismatiche, quelle circondate da stuoli di adoratori, sono sole, di quella solitudine che ha colpito Janis Joplin, Michael Jackson, Whitney Houston, Robin Williams, Marilyn Monroe. Gli applausi, anche quelli reali, sono sempre ambigui, sempre qualcosa che cela la smania di divorare, di distruggere il proprio idolo, di farlo a pezzi. Frank racconta di come ha distribuito sempre a tutti “carte per il dolore, carte per la sofferenza”, di come, abbagliato dal miraggio dei “cieli blu”, ha fatto male a tutti quelli che gli erano accanto. Frank è perfettamente consapevole del male che fa e in fondo, tutto sommato, sembra che gli dispiaccia.“How sentimental…”, commenta Magenta con sommo disprezzo, riportandolo sulla terra in mezzo ad una platea vuota. Riff Raff lo informa che la sua presenza non è contemplata nel viaggio di ritorno a Transylvania, l’unica cosa che deve fare è prepararsi a morire. Sono gli anni Settanta e in quest’epoca i servi non amano affatto i loro padroni. Riff Raff e Magenta hanno ballato felici guardando Frank disperato che inseguiva la sua creatura nel laboratorio subito dopo la sua creazione, sono andati malignamente a bruciacchiare Rocky con un candelabro mentre dormiva nel talamo, fino a farlo scappare, hanno gioito ridendo sguaiatamente mentre Frank schiaffeggiava Janet dopo che lei si era gettata fra le braccia di Rocky. Magenta e Riff Raff odiano Frank, Riff Raff in particolar modo. Frank l’ha preso a calci nel laboratorio, l’ha frustato in seguito alla fuga di Rocky sotto la pioggia. Ogni volta che qualcosa va in un verso che non gli piace, Frank lo brutalizza, ogni volta che si rivolge a lui lo umilia. Riff Raff prova del risentimento nei suoi confronti, per il modo in cui lo tratta, per le botte, perché Frank è come lui vorrebbe essere, ma soprattutto perché Frank non lo ama. Quando infine Riff Raff lo uccide assieme ai suoi amanti, Magenta è stupita: “Li hai uccisi, ma perché? Pensavo ti piacessero. Tu a loro piacevi.” Riff Raff urla come una bestia ferita: “IO NON GLI PIACEVO!! IO NON GLI SONO MAI PIACIUTO!!!” Riff Raff adora Frank dal profondo del suo essere, senza però venire ricambiato. E così il suo amore si trasforma in odio satanico.
Il sogno di Frank va in frantumi, nemmeno i suoi simili transylvani riescono a capirlo. Cerca di fuggire arrampicandosi sul sipario, ma viene colpito dal raggio del tridente di Riff Raff, e muore. La sua creatura Rocky tenta di trascinarne via il cadavere. Citando nuovamente King Kong, Rocky si arrampica con Frank in spalla sulla torre della RKO piuttosto che sul grattacielo. Richard racconta che in questa scena, nel momento in cui si vede la torre che frana, gli attori vennero sostituiti da degli stuntmen. Uno dei due però arrivò sul set senza sapere che si doveva vestire come Frank. “Si comportò in modo super-virile sul set perché nessuno si facesse venire dei dubbi sul suo conto. Più passava il tempo, più lui diventava virile. Fu un momento meraviglioso, un giorno meraviglioso.”L’ultima inquadratura che abbiamo di Frank è mentre galleggia morto nella piscina, visto come dal fondo della vasca, attraverso l’acqua. Quando Rocky scopre il suo corpo morto dal sipario crollato, quando se lo carica in spalla, Frank ha gli occhi chiusi, mentre in questa sua ultima scena i suoi occhi sono aperti. In questo modo potrà guardare la Creazione dell’Uomo, l’ossessione della sua vita e il suo più grande traguardo, per l’eternità. Un po’ come per assecondare la leggenda metropolitana per cui gli artisti, da morti, finiscano intrappolati in un aldilà identico alle loro opere.
“La nostra missione è quasi terminata, mia bellissima sorella.”, dice Riff Raff accarezzando il volto di Magenta. E lei, in mistico rapimento, risponde: “Dolce Transsexual, terra della notte, finalmente potremo ballare un’altra volta il tuo oscuro ritornello, facendo ancora una volta il Time Warp.” Riff Raff parla di Transsexual come di un “pianeta dalle sponde bagnate dalla luce della luna.” La luna è madre in questo caso della follia, da cui viene il termine inglese “lunatic”, pazzo, e “lunatic asylum”, manicomio. Il ritorno a Transsexual rappresenta la chiusura definitiva dentro le proprie ossessioni.
SUPERHEROES
[Capire chi è la bestia e dove sta]
La sagoma del castello si stacca dal suolo, scorre verso l’alto sullo schermo, senza riuscire a nascondere l’immagine del castello ancorato al suolo che rimane dietro di lei. Troviamo che questi effetti speciali raffazzonati siano meravigliosi, che costituiscano una parte insostituibile dell’estetica del film citando a livello tecnico i B-movies.In mezzo alle nebbie e alla polvere del decollo emergono le figure dei terrestri superstiti.
Brad dice: “Ho fatto un sacco di cose, dio sa se ci ho provato, – per trovare la verità, ho perfino mentito, – ma tutto ciò che so – è che nel profondo continuo a sanguinare.” La ricerca della verità, la verità non in senso universale, ma la scoperta del nostro vero io – che spesso è l’esatto contrario di quello che credevamo di essere – porta sempre strazio. Dietro l’aspetto ottuso, Brad nasconde una persona conscia della propria sofferenza e del proprio fallimento.
“E i super eroi sono venuti a far festa – ad assaggiare quella carne che non è ancora del tutto morta – E tutto quello che so – è che la bestia sta ancora mangiando.” Janet ha imparato che ci sono personalità carismatiche e cannibali, e lo scontro con una di esse le ha rivelato qualcosa di cui ora forse ha fame lei stessa. I Superheroes sono i transylvani, in particolar modo Frank -N- Furter, ma anche gli eroi potenziati. Non dimentichiamoci che Brad e Janet nei titoli di testa e di coda vengono indicati come “a Hero” e “a Heroine”. In questo pezzo Janet e Brad rivelano rispettivamente la loro fragilità e la loro perspicacia, caratteristiche che hanno sempre avuto, pur mantenendole nascoste dietro alla loro maschera di persone stupide ed insulse.La canzone Superheroes è stata scritta fra il ‘70 e il ‘71, a Nottingham, mentre Richard O’ Brien faceva Hair, quando il Rocky Horror Show non era ancora stato concepito. Lo spunto è stato un monologo teatrale che O’ Brien vide al Saville Theatre, all’interno del dramma di Bertold Brecht La Resistibile Ascesa di Arturo Ui, che racconta l’ascesa al potere di Hitler. In un teatro praticamente vuoto, con una capienza di duemila posti e cento persone in sala, O’ Brien vide Leonard Rossiter recitare divinamente il monologo finale, e ne rimase così turbato che dedicò la canzone Superheroes a questa performance. Il concetto di base, spiega O’ Brien, è “devi guardarti dal fascismo perché la bestia vive ancora.”. Non solo nelle cittadine ridenti, in cui impera quella che il cantautore Giancarlo Frigieri chiama “la furia estremista e violenta dell’uomo medio”, non solo in chi dice apertamente che il diverso è un pericolo per la società ed è meglio che venga eliminato, ma anche nei contesti più impensabili, ovunque ci siano rapporti che non si sviluppino su un piano di parità, che presuppongano servilismo ed adulazione, ovunque ci siano corti verticiste e persone che abusino del loro carisma. La bestia vive dappertutto.
Il dottor Scott non ha più nulla da aggiungere, brancola con i suoi tacchi sulla sedia a rotella spappolata.
Tutto gira, assieme al mappamondo del criminologo: “E strisciando sulla faccia della terra, alcuni insetti chiamati razza umana, persi nel tempo, persi nello spazio e nel senso.” Il narratore, nonostante tutta la sua razionalità, non finisce la sentenza, non dice cosa fanno questi insetti. Dice soltanto come sono. Il tempo e lo spazio imprigionano gli esseri umani, e il significato della vita, se ne ha uno, è indicibile.
Parte la ninna nanna, che tira le somme della storia: “Fantascienza, doppia visione. – Frank ha costruito e ha perduto la sua creatura. – L’oscurità ha conquistato Brad e Janet. – I servi sono andati su un pianeta lontano. Fino a notte fonda. – Film in doppia visione. – Voglio andare.”
Il mappamondo del criminologo rimane acceso nel buio. La plastica da due soldi di cui è fatto rappresenta la decadenza, la tristezza, le scorie senza valore delle vite degli uomini, la spazzatura. Ma questo mappamondo che brilla nel buio è anche, in qualche modo, bello. I mappamondi che si illuminano da dentro funzionano molto bene come lampade decorative, rendono tutto soffuso, ovattato, e sono incantevoli nel loro rappresentare la totalità in modo così preciso, infantile e dolce.
TILL THE LATE NIGHT
Quindi rimangono due domande, su cui si dibatte da decenni. Una l’abbiamo già accennata, ovvero la natura della missione sulla terra di Frank -N- Furter, quella che Riff Raff lo accusa di aver trasformato in fallimento, gli “evil deeds” portati avanti dai transylvani di cui parlava il messaggio che Eddie aveva mandato al dottor Scott. Alcuni appassionati sostengono che questa missione fosse la creazione dell’uomo, che le trappole vicino al castello come quella in cui incappano Brad e Janet servissero per procurarsi nuove cavie per gli esperimenti. In questo caso la missione di Frank è riuscita perché, nonostante le scarse capacità comunicative verbali, Rocky è un esemplare di uomo fenotipicamente perfetto. Riff Raff è geloso di Frank, quindi cancella le prove della riuscita della missione e torna nella sua galassia. O forse Rocky è un fallimento perché, nonostante il suo cervello incompleto, è comunque ingovernabile.
Altri fan del Rocky Horror Picture Show sostengono che la missione dei trasylvani fosse invece quella di liberare il genere umano dalla repressione e dalla stereotipia di genere. Contro questa tesi si levano voci che menzionano il moralismo di Riff Raff quando giustizia Frank affermando: “Your lifestyle’s too extreme.” Ma la tesi funziona se non ci formalizziamo troppo sulla differenza fra Riff Raff e Richard O’Brien. Come Dio deve permettere la morte del figlio affinchè venga istituita una nuova religione e l’umanità venga salvata, allo stesso modo O’ Brien deve sacrificare la sua più radiosa diva per far sì che la missione dei transylvani contro la tirannia della diade maschio/femmina possa aver successo. Se non c’è morte, il messaggio non passa. Quindi, senza la morte di Frank -N- Furter, la vincita di Conchita Wurst agli Eurovision non sarebbe stata possibile. Ma Conchita ha vinto, e questo dimostra che la nostra tesi è senz’ombra di dubbio corretta.La seconda domanda fondamentale riguarda la fine che hanno fatto Brad e Janet. Che cosa ci nasconde il racconto? L’oscurità li ha conquistati, questo sì, ma forse l’oscurità è positiva in un mondo come quello di Denton Home of Happiness.
Per sapere che fine hanno fatto basta guardare fra le stelle.
Brad è finito a fare il sindaco di New York. Janet finora non si è ancora fatta deturpare la faccia dai chirurghi plastici e si è data molto, molto da fare. Ha lavorato nei bordelli di Storyville. Si è emancipata da un lavoro da cameriera ed è riuscita a scappare con i soldi di un bottino criminale. Si è dedicata alla magia nera assieme a due amiche bellissime, facendo le scarpe al diavolo in persona. Ha avuto una relazione lesbica con una vampira. È stata una fanatica del baseball, una trafficante di droga, ha avuto un figlio con la adrenoleucodistrofia. È sfuggita agli uomini e alla legge assieme alla sua amica Thelma, con cui si è fatta uno dei selfie più iconici della storia del cinema. E mille altre cose, ma a noi piace ricordare queste.
“Io fatto molte cose nella vita, ma per me il Rocky Horror rimane la cosa più splendida che abbia mai fatto.”, ha detto Patricia Quinn, che interpreta il nostro personaggio preferito.Ora è notte fonda, e noi dobbiamo andare.
BIBLIOGRAFIA
Paolo Belluso, Flavio Merkel, The Rocky Horror Picture Show. Gamma Libri, 1983.
Fresia Aldo, The Rocky Horror Picture Show, Erotic Nightmares, Arcana, 2009, di cui abbiamo letto solo le recensioni in rete: http://www.amazon.it/horror-picture-Erotic-nightmare-commentati/dp/8862310897
Sull’infanzia di Richard O’Brien: http://www.theguardian.com/lifeandstyle/2013/jan/25/richard-obrien-rocky-horror-show
Per vedere come sono ora gli attori: http://www.buzzfeed.com/candacelowry/the-cast-of-rocky-horror-picture-show-then-and-now?utm_term=.hp5Dx38Aq&sub=3489510_4110225#.fyodg96aB
Sulla simbologia di Nettuno il bellissimo, solidamente scientifico sito su mitologia comparata ed archetipo: http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Astro_Nettuno.htm, testo di Manuela Caregnato, fonti “ Astrologia e Mito” – Sicuteri (Astrolabio), “I cicli del divenire” – A. Ruperti (Astrolabio), “Gli dei dentro l’uomo” – S. Bolen (Astrolabio)
http://just-a-regular-rocky-horror-fan.tumblr.com/
http://damntimcurrywhyyousodistracting.tumblr.com