DOLL PARTS ___ The childhood issue in the film Tydeland and in the artwork of Mark Ryden, Marion Peck, Camille Rose Garcia, Todd Schorr and Ray Caesar

1 in 10 seven- to eight-year-old child hears voices which aren’t really there. According to a Study by the University Medical Centre, Groningen, Netherlands Jeliza Rose, an eight-year-old girl, has got a father who dreams of the Vikings’ land and a mother who looks like Courtney Love, and she helps them both to shoot up […]

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SPIRAL TRIBE ___ The representation of time through the ages till the symbolic form of the spiral in the artwork of Merz, Calder, Lanfredini, Nauman, Smithson, Dean, Ligorio, Gallard

Time changes form. On a perceptual level, with its upsurges and decelerations related to the mood, the frame of mind and the age of man, but not only. Also in its pure symbolic aspect.The self-devouring snake of the beginning, the giant who kills his sons, the deadly baroque hourglass, the persistences of memory of the

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THE VIEWER _ Angolature inedite, macchine della realtà, attese e passaggi nelle opere di Mauro Barbieri

L’inquadratura in plongée, nei codici della semiotica del cinema, può avere diversi significati. Un pericolo che incombe sui personaggi. Un potere soverchiante che sta sopra di loro. Un volteggiante, divino distacco, per prendere le distanze dalle vicissitudini umane.Escludendo le connotazioni noir, incompatibili con le cromie tenui e morbide impiegate da Mauro Barbieri, il ciclo Spy

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EUROPA DELL’EST VERSO LO SCATTO___La mostra sulla fotografia est-europea “Storia Memoria Identità”, recensione per Il Manifesto

Continua a Modena la consuetudine di dedicare grandi mostre fotografiche a realtà culturali incognite. Se l’anno scorso è toccato all’Estremo Oriente, con la memorabile Asian Dub Photography, quest’anno è la volta dell’Europa dell’Est. Storia Memoria Identità si avvale dell’evidenza ontologica del medium fotografico per mostrarci il Grande Altro dell’ex blocco sovietico, nel suo lunghissimo processo

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NATURA/CULTURA E CORPOREITA’: Utopie naturali, politica e surrealismo per la mostra “Le donne vengono da Venere”

NATURA/CULTURA Una delle cifre stilistiche di Laura Serri è l’economia dei suoi elementi espressivi, per sottolineare il contrasto che si crea fra le componenti della sua opera. Da una parte tappezzerie pastellate, perimetri interni e protetti, nidi pieni di bambagia a fiorami color confetto. Di quest’universo comodo e stanziale fanno parte anche le sedie,  di

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FALLEN DIVA ___ Icone di nicchia e dive marginali per la mostra “Le donne vengono da Venere”

 Il corpo divino è rappresentato da Leo Bellei, con una serie di icone. Dive marginali, di nicchia, dimenticate dai più. Proprio in queste sante minori convivono nettamente i due aspetti del divino e dell’umano. Da una parte l’incanto, la genialità, la bellezza che mozza il fiato, la forza. Dall’altra la rottura, la sofferenza, la caduta.

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EMPIRE OF OBJECTS ___ Heretic Pop and semiotic terrorism in the artwork of Francesco De Molfetta and Matteo Negri

Heretic pop. Very useful. To smash the aura  of all the untouchables of art, to reveal the ridiculousness of princes, to scar the divine names of corporations. De Molfetta trains himself in committing little acts of semiotic terrorism, to the detriment of animals, birds, couples engrossed in copulation, and widespread popular habits. A gentle, magic

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MACCHINE DIVINE, CORPI ERETICI ___ Anatomia, estasi e santità nella mostra “Holy Ghost” di Federica Poletti

«Cristo è morto, e i monaci sono in estasi» Sarah Kane « Battendosi tutta la vita, salvo forse una parentesi di totale disperazione nel più profondo inferno del manicomio, contro lo “spirito” infestato dai “fantasmi della vita interiore”, Artaud non ha fatto altro che dire: il sacro è nel corpo.» Alessandro Cappabianca  «L’esperienza del sacro

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APOCALITTICI ED INTEGRATI ___ Per vedere cosa c’era ad Arte Fiera 2010 oltre ai cloni di Briatore

  Arte Fiera? Impossibile rimanere lucidi, essere obbiettivi, e riuscire a vedere tutto ciò che meritava di essere visto. Tralasciamo magari il fatto che era vietato uscire, (decomprimere e rientrare) senza dover ripagare i diciotto euro del biglietto. Le biglietterie che aprivano alle undici del mattino con già cinque metri di coda. La paurosa orda

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HOMO LUDENS ___ Pop eretico e terrorismo semiotico nella mostra “L’Impero degli Oggetti” di Francesco De Molfetta e Matteo Negri

Molto utile, l’Heretic-Pop. Per spaccare l’aura a tutti gli intoccabili dell’arte, rivelare la ridicolaggine dei principi, sfregiare i nomi divini delle multinazionali. De Molfetta si allena con piccoli atti di terrorismo semiotico, ai danni di animali, uccelli, coppiette intente alla copula,e abitudini nazional-popolari. Un terrorismo gentile, magico, che arricchisce i suoi bersagli con qualcosa in

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LA SANTITA’ ATTRAVERSO LO SPECCHIO __ La mostra “Fra le palpebre e gli occhi” di stella (Stefania Gagliano)

 Che cosa rimane della santità, nell’Occidente contemporaneo?Il culto dei santi si lega da sempre al culto della loro immagine. Con il Concilio di Nicea finisce in Occidente l’epoca delle tentazioni iconoclaste: le immagini sacre cessano di essere oggetto di disputa teologica, e si convertono in ciò che Gregorio Magno definisce la “parola degli illetterati”. In

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SANTITA’ E SACRIFICIO AI TEMPI DEL TRAPIANTO DI ORGANI ___ La mostra “Piccolo Consorzio di Anime” di Lia Mariani

 Quando farete dei due esseri uno, e farete l’interno come l’esterno, e l’esterno come l’interno e l’alto come il basso. E se farete il maschio e la femmina in uno, perché il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina, entrerete nel regno dei cieli. Vangelo apocrifo di Tommaso Orfeo. Osiride.

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NOSTRA SIGNORA DEI SOGNI __ Il sistema delle immagini, l’edonismo di massa e la natura illusoria del sogno nell’installazione “Dreams” di Alessio Bogani

Sul pianerottolo dello scalone di Palazzo Margherita compare improvvisamente un relitto. Un salotto buono, di gusto demodè. Certo, il tappeto è un po’ logoro, il centrino fatto a mano è ingiallito, le poltrone di velluto verde oliva non sono al massimo della forma. Ma sul tavolino c’è una ciotola piena di confetti di zucchero e

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TEATRO VALDOCA _ IDENTITA’, ALTERITA’ E MUTAZIONE___ Analisi iconografica e Cultural Studies applicati alla Trilogia di Paesaggio con Fratello Rotto

Parlare del corpo è così raffrontare due vie antitetichedi costruzione dell’ordine della cultura:l’una, esteriore all’evento, statica, coercitiva,omogenea, rappresentativa, tragicamente duale; l’altra, attiva, fattuale, mobile,volta al conseguimento dell’azione efficace sulla necessità. Maria Bianca Pirani , Corpo: i ritmi del caos Ma io? Io? Io? Io sono due volte io. Questo infelice corpo doppio la mia disgrazia

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UMOR VITREO___ La valenza simbolica dell’occhio e della vista nella mostra “L’Adesso dice: sono l’Allora” di Giacomo Deriu e Lara Mezzapelle

_ percezione _ chiave di volta della conoscenza _ sguardo _ strumento della comunicazione più sottile _ vista _ senso umano più sviluppato L’occhio può essere considerato l’emblema del fare arte.(_/truth/__/tresholds/__/mirror/__/beauty/__/precious/__/sex/__/desire/__/movement/__/untouchable_/)   Rispetto al corpo visibile, l’occhio è una porzione molto piccola, ma è anche la più difficile da piegare alla menzogna. È il limite

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IL MURO DEL REATO DI DADO E STEFY ___ Riflessioni sulle parentele fra l’arte calligrafica attraverso i secoli e la pratica del writing

 Nel Giappone c’è lo shodo, la via della scrittura. Considerata la forma più alta e raffinata di pittura, lo shodo è uno dei modi eccellenti di seguire il tao. Nel mondo arabo, due principali scuole: la cufica, spigolosa, statica e monumentale, e la corsiva naskh, fine ed arrotondata. Da questi due elementi basali sono scaturiti

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