L’abilità plastica di Dario Tazzioli ed Olivia Kim, le loro doti mimetiche di riproduttori della realtà emergono in svariate opere: Fiducia, una testa cesellata che ricorda il busto di Nefertiti, la sprezzante Chiara, con le sue palpebre pesanti e i lineamenti androgini, il bassorilievo raffigurante San Giorgio e il drago. La Kim raggiunge i risultati migliori quando contamina il canone della scultura con l’estetica del perturbante, proponendo corpi mutilati e arti disgiunti dal corpo. Ne La sorgente una mano mozza si rivolge verso l’alto in un gesto supplice. L’onda invece propone una figura femminile acefala e priva di braccia come la Nike di Samotracia, e cita il modello ellenistico anche nel suo avvolgersi lungo un tracciato spiraliforme, in una traiettoria dal basso verso l’alto. Nuda e semisdraiata, colta nell’attimo in cui si solleva, questa figura si proietta oltre il piedistallo, vibrando di dinamismo e tensione. Dario Tazzioli, assieme al repertorio scultoreo, propone un’interessante serie di studi, in cui spicca la Figura maschile ammantata, un nudo di profilo dalla postura ingobbita e dalla testa coperta da un lenzuolo, il misterioso Ritratto di ragazza, l’espressionista Volto dello stregone, e quattro splendidi notturni, con la luna come fuoco centrale.
Pubblicato su L’Informazione 5 Luglio 2008 – download pdf