Kainowska è un oggetto anomalo, difficilmente classificabile, con poli di interesse fluttuanti. Le categorie in cui sono suddivisi gli articoli di Kainowska non sono esclusive, quindi potrete trovare lo stesso articolo catalogato più volte in categorie diverse. Ma questa è la natura del rizoma, che si compone di articolazioni, intersezioni e collegamenti plurimi.
Un rizoma non incomincia e non finisce, è sempre nel mezzo fra le cose, inter-essere, inter-mezzo (…) muoversi fra le cose, instaurare una logica dell’ “e”, rovesciare l’ontologia, destituire il fondamento, annullare inizio e fine.
Deleuze/Guattari
Partiamo quindi da quella che è la soglia della nostra topografia. Il rizoma, in ambito botanico, è un particolare tipo di radice. Capace di sviluppare nuove piante anche in condizioni sfavorevoli, il rizoma si espande in senso orizzontale piuttosto che affondare verticalmente. Tutte le sue parti sono collegate, ma anche indipendenti le une dalle altre. Ogni sua estremità può essere tagliata ed impiantata in altri ambienti. I reticoli dei rizomi del regno vegetale per funzionamento sono uguali ai capillari del sistema circolatorio animale, alle ramificazioni dei dendriti del cervello umano ma anche alle reti neurali delle intelligenze artificiali. Dagli anni Sessanta, i filosofi post-strutturalisti – primi fra tutti Deleuze e Guattari – hanno adottato la morfologia e la semantica del rizoma come paradigma delle modalità del pensiero contemporaneo, e di tutti quei nuovi fenomeni sociologici che producono strutture senza centro, come ad esempio la rete informatica, o le zone temporaneamente autonome. Anti-dualistico, privo di gerarchie di contenuti, aperto, concatenante, nomade ed eclettico per vocazione, questo è il rizoma, l’emblema perfetto per Kainowska. Il nostro pittogramma è stato progettato da Alessio Bogani, che ha fuso due elementi provenienti da un trattato di anatomia e da un erbario del XVII secolo, ovvero un rizoma botanico e il ventricolo di un cuore.
Una volta dentro, la prima cosa che troverete sualla sinistra sono le nostre categorie. Alcune sono più vuote rispetto ad altre. Fra queste, molte saranno sicuramente riempite in futuro, altre invece rimarranno così come sono. Altre ancora potranno scomparire, per fare posto a qualcosa di nuovo. Anche il sito stesso, da un giorno all’altro, potrebbe scomparire. Oltre ad un intento classificatorio, le nostre categorie servono per illustrare quali sono i nostri punti focali di interesse, che cosa ci piace, di che cosa ci siamo occupati e a cosa vogliamo rivolgere la nostra attenzione.
Il nostro labirinto a rizoma si articola in 6 categorie.
Sotto la categoria Visioni ci sono articoli che trattano di arte, cinema, teatro, serie TV e moda, per dare forma all’ammirazione per ciò che colpisce i nostri occhi. Abbiamo deciso di includere sotto questa categoria anche le recensioni di libri, antichi veicoli di visioni e allucinazioni, perché i libri sono i nostri oggetti preferiti, e noi amiamo moltissimo gli oggetti, e li capiamo bene, spesso più delle persone. E anche perché qui noi facciamo letteratura.Subculture, per vedere i tentativi che sono stati fatti per creare mondi non allineati, e il moto parabolico che questi mondi hanno avuto.Iconoclastie è l’indagine sul nostro personale sistema di santi, per vedere come si sono manifestate nel mondo le nostre icone in carne ed ossa preferite. Per capire l’essenza archetipa della beautiful people, ma anche la loro natura umana troppo umana, che prevede lo splendore e il buio, l’ascesa e la caduta.Ritual & Lore, per indagare ciò che ci strega e ci imprigiona ritornando sempre, le estasi e i deliri, i racconti di potenza che hanno cambiato il mondo, ciò che è considerato immondo e quindi oltremodo puro.
Storie Divergenti: qui ci immergeremo in narrazioni storiche non convenzionali, oblique e spesso marginalizzate.English è la nostra categoria orfana. Racchiude pezzi bilingui, tradotti da noi ed editati da Rachele Cinarelli. Molti di questi pezzi non finiranno nella versione inglese del sito, quindi li lasciamo qui. Kainowska non è solo questo, è un intero immaginario. L’immaginario è un paesaggio mentale, con i suoi contenuti simbolici, i rituali, i feticci, le costellazioni, le forme primordiali, gli apparati di pratiche. Solo apparentemente è qualcosa di immateriale. L’immaginario in realtà è reale. È quello che ci salva, che ci permette di vivere nella quotidianità senza morire di noia.
È anche la prima forma del racconto, e noi tramite la mappatura dell’immaginario di Kainowska vogliamo raccontare la nostra personale storia. A parte le nostre categorie, altri elementi strutturali forti del nostro immaginario sono il superamento del limite, la narrazione, l’infanzia, gli animali, la morte, la demonologia, l’Europa dell’Est, il camp, tutti gli orientamenti queer, la corporeità, la politica del corpo, le teoriche del sesso, la storia materiale, il perturbante, le disfunzioni, gli stati percettivi alterati, la musica, il desiderio, la follia, il male, i misteri, il sacrificio, la violenza e la memoria.
CRONOLOGIA [Vite Precedenti] è un punto di vista trasversale sul rizoma, sul modo in cui esso si è formato nel corso del tempo. E’ una pagina completamente autonoma, che potrete esplorare se ne avrete voglia, e che vi guiderà dai primi periodi, più eterodiretti, fino alla completa autonomia di costruzione delle ultime fasi. CRONOLOGIA è, come dice il nome, un viaggio nel tempo, all’indietro, sulla genealogia delle nostre pratiche settorie.